Immigrazione
Gianni Vannini
Da che mondo è mondo le persone si spostano: lo fanno per bisogno, per paura, per ambizione, per curiosità o semplicemente per diletto. La nascita della civiltà, il progresso della scienza, l'evoluzione stessa della specie umana sono il frutto di questi spostamenti. Può una politica autenticamente progressista porre dei limiti ai fenomeni migratori? La risposta non può che essere no. La considerazione principale che si deve fare è che la maggior parte dei problemi collegati ai flussi migratori ( problemi reali, è inutile negarlo) sono conseguenza non tanto dei flussi stessi quanto, paradossalmente, dei provvedimenti che pretenderebbero di regolarli. Facciamo un esempio eclatante: tutte le migliaia di persone che, dall'Africa e dall'Asia in particolare, cercano di arrivare in Europa in maniera clandestina ( con i barconi, nascosti nei doppi fondi degli autotreni o quant'altro ) mettono in grave pericolo la propria vita, com'è evidente, ma nello stesso tempo alimentano un circolo vizioso di piccola e grande criminalità che si nutre delle loro disgrazie. La maggior parte di loro spende, per avventurarsi in questi viaggi cosiddetti "della speranza", i risparmi di una vita ( la propria o quella delle loro famiglie ). Se queste persone potessero servirsi dei normali mezzi di trasporto arriverebbero sani e salvi spendendo di meno e senza arricchire squallidi avventurieri. In questa maniera si otterrebbe un altro importantissimo risultato: ognuno, infatti, arriverebbe esattamente dove voleva andare invece di essere costretto a fermarsi per mesi o addirittura anni ( in condizioni spesso inumane ) in paesi come l'Italia o la Grecia che non rappresentavano affatto la loro destinazione finale. L'obiezione che già mi sento rivolgere da molti è questa: e se i paesi nei quali sono diretti non sono in grado di accoglierli? Ebbene, la risposta è una sola e semplice: dovranno trovare il modo di farlo. Dovranno, perchè comunque questi flussi non si fermeranno: la disperazione spingerà le persone a cercare modi sempre più rischiosi ma anche sempre più imprevedibili per raggiungere il loro scopo che, a conti fatti, è uno solo: affermare il proprio diritto all'esistenza nè più nè meno dei loro simili. i muri, le barriere di qualunque tipo non li fermeranno. L'unica cosa che li potrebbe fermare è l'affermarsi di una vera giustizia sociale in tutto il mondo e questo deve essere sicuramente il nostro obiettivo ma fino a quel momento il dovere della Sinistra è garantire la libertà di spostamento e la migliore accoglienza possibile.